"Una giovane estetista sorridente, visibilmente commossa, viene abbracciata da tre clienti giovani in un centro estetico moderno e accogliente. L’atmosfera è calda, luminosa e ricca di gratitudine. La scena comunica connessione profonda, impatto emotivo e valore del lavoro svolto."

Questo è il terzo articolo del percorso dedicato al Sistema di Credenze. Se non hai ancora letto i primi due, ti consiglio di iniziare da lì. Il primo approfondisce la relazione con te stessa. Il secondo ti aiuta a rivedere le tue credenze sul settore dell’estetica. Ora affrontiamo il terzo elemento, quello più sottile ma anche più decisivo: la fiducia nel tuo progetto e nel suo impatto reale. Questo è un passaggio essenziale per chi desidera diventare un’estetista eccellente e contribuire all’evoluzione dell’estetica professionale.

Credere nel tuo progetto significa credere in te, nel tuo percorso, nel tuo metodo. Non parliamo solo di strumenti, di trattamenti o di protocolli. Parliamo di qualcosa di più profondo: la sensazione autentica che quello che fai rappresenti davvero chi sei diventata. E che possa fare la differenza.

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  • Talenti e Competenze
  • Passioni 
  • Sistema di Credenze

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La fiducia che senti si riflette in tutto

Molte professioniste sono preparate, aggiornate, competenti. Hanno fatto corsi, investito tempo e denaro, strutturato offerte solide. Eppure, se manca la convinzione profonda nell’efficacia del proprio progetto, qualcosa non si incastra. Magari il centro è bello, la comunicazione è curata, le clienti tornano. Ma c’è una sottile incrinatura. Un dubbio silenzioso che serpeggia nei gesti, nella voce, nello sguardo. E che, inevitabilmente, viene percepito anche da chi si affida.

Diventare un’estetista eccellente non è questione di perfezione. Non è fare tutto come da manuale. È incarnare la coerenza tra chi sei, cosa fai e come lo fai. Quando il metodo che utilizzi ti rappresenta davvero, anche se è semplice, anche se non è “come fanno tutti”, la fiducia che trasmetti diventa naturale. E quella fiducia genera fiducia.

Ho conosciuto estetiste che, pur avendo creato un metodo personalizzato, nato da studio, esperienza e intuizione, continuavano a metterlo in discussione. Avevano paura che fosse troppo diverso, poco commerciale, troppo semplice. Quel dubbio si infilava tra le parole, nei silenzi, negli sguardi. Eppure, bastava aiutarle a riconoscere il valore di ciò che avevano creato perché tutto cambiasse. La postura, il tono di voce, l’energia con cui spiegavano un trattamento. Era lo stesso metodo, ma portato con presenza. E la differenza la sentiva anche la cliente.

L'impatto è sottile ma reale

Non basta credere che il tuo metodo sia valido. Devi sentire che può cambiare qualcosa nella vita di chi lo riceve. Anche solo un piccolo shift. Una nuova consapevolezza. Un momento di connessione. Questo tipo di impatto non si costruisce con le promesse. Si costruisce con l’allineamento. Quando sei coerente, quando porti ciò che sei, senza forzature, diventi uno strumento al servizio di qualcosa di più grande.

Le clienti non tornano per il trattamento in sé. Tornano per come si sentono dopo. Per l’energia che ricevono. Per la sensazione di essere riconosciute, accolte, comprese. Questo è il cuore dell’evoluzione dell’estetica professionale: trasformare ogni gesto in un canale di impatto reale. Non per vanità ma per responsabilità.

Diventare un'estetista eccellente parte da qui

Diventare un’estetista eccellente non è solo offrire un servizio impeccabile. È sapere che ogni parola, ogni scelta, ogni trattamento possono lasciare un segno. Non si tratta di essere speciali. Si tratta di essere presenti, autentiche e consapevoli.

Chi ha vissuto esperienze profonde con le clienti lo sa. A volte un trattamento apre il cuore, libera un pensiero, riaccende un sogno. E sono quei momenti che fanno la differenza. Non il tipo di maschera usata e non la promozione del mese. Ma la connessione che si crea.

Se inizi a vedere il tuo lavoro come un gesto d’amore consapevole, ogni giorno cambi radicalmente. Ti svegli con uno scopo e lo trasmetti, non con le parole, ma con l’energia.

Esercizio: Qual è la tua credenza sul tuo progetto?

Fermati. Respira. Prendi carta e penna e rispondi sinceramente:

  • Quando pensi al tuo progetto, cosa credi davvero?
  • Pensi che possa cambiare qualcosa nella vita delle persone?
  • Pensi che il tuo metodo sia degno di fiducia?

Scrivi le frasi che emergono. Poi guarda con onestà: ti stanno sostenendo o ti stanno frenando?

Scegline una e se riconosci che ti limita, riformulala. Trasformala in una credenza che ti supporta. Ripetila ogni giorno, per una settimana, prima di accogliere una cliente.

Come creare una nuova credenza funzionale

Ci sono momenti nella vita in cui ti ritrovi davanti a una sfida nuova. Magari è un progetto ambizioso, un ruolo inedito o semplicemente qualcosa che non hai mai fatto. E in quei momenti, il cervello si attiva con il solito copione: “non sei pronta”, “non sei capace”, “questa cosa non fa per te”.

Ma la verità è che nessuno nasce capace. Ogni persona che oggi ammiri ha iniziato da zero. E la differenza è che, a un certo punto, ha scelto di credere che ce l’avrebbe fatta.

Il primo passo per creare una nuova credenza è visualizzare i benefici. Cosa accadrebbe se tu riuscissi davvero a imparare quella nuova abilità? Più clienti, più libertà, più sicurezza? Scrivilo. Immaginalo. Fai in modo che il tuo cervello desideri quei vantaggi.

Poi chiediti: cosa perdi se non impari? A cosa rinunci? Quanto ti costa restare bloccata? Il cervello odia perdere. Mostragli chiaramente che mantenere quella vecchia credenza è più doloroso che lasciarla andare.

Ora pensa alle prove. A tutte le volte in cui hai imparato qualcosa che ti sembrava difficile. Ricorda l’emozione, la fatica, ma anche la soddisfazione. Ricorda chi sei stata in quei momenti. È lì che si annida la tua forza.

A questo punto, formula una frase vera, concreta, radicata nella tua esperienza. Qualcosa che suoni così:

“Ho già imparato a gestire clienti difficili, quindi posso imparare anche questa nuova cosa.”

Oppure:

“Se sono riuscita a superare quella difficoltà, posso affrontare anche questa.”

Ripeti questa frase ogni volta che senti il dubbio. Scrivila. Portala con te. Dilla ad alta voce ogni volta che fai un passo avanti.

Infine, celebra i micro risultati. Non aspettare la perfezione. Se oggi hai fatto un passo in più rispetto a ieri, fermati e dillo:

“Sto diventando capace.”

Ogni volta che lo fai, stai costruendo una nuova credenza. E quella credenza diventa la base del tuo prossimo salto.

Il percorso continua

Con questo articolo si chiude il ciclo sul Sistema di Credenze, ma si apre una nuova fase: quella del lavoro sulle emozioni. Nei prossimi tre articoli parleremo di come riconoscerle, gestirle e trasformarle. Perché nessuna evoluzione è completa se non passa dal cuore.

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Perché non basta sapere.

Per diventare un’estetista eccellente, devi credere in te. E in ciò che porti nel mondo.

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Ci vediamo lì.

Al prossimo articolo!

Vito
L’Eccellenza è uno stato dell’Essere.