Due ingressi affiancati di centri estetici: a sinistra una porta vetrata coperta da cartelli con scritte 'Offerta', 'Sconti' e 'Novità', senza nessuno davanti; a destra l’ingresso di un centro benessere con immagini rilassanti e una fila di persone in attesa di entrare

Perché Senza Identità Non Può Esistere un’Evoluzione dell’Estetica Professionale?

Ti faccio una domanda: Cosa succederebbe se si invertisse la parte visibile di un iceberg con quella sommersa?

La risposta è semplice: l’iceberg perderebbe stabilità, equilibrio e si capovolgerebbe.

Questa immagine rappresenta in modo preciso ciò che accade oggi in molti istituti, aziende attività professionali. Si dedica la maggior parte del tempo e delle energie alla parte visibile: social, comunicazione, offerte, strategie. Ma si trascura completamente la parte che regge l’intera struttura: l’identità e Unicità

Il punto è che non può esistere alcuna evoluzione dell’estetica professionale senza una base solida. E quella base non è un nuovo listino, una promozione accattivante,  un funnel efficace o un piano editoriale, ma la definizione chiara e autentica dell’identità professionale.

Quello che ti propongo in questo articolo non è un consiglio di marketing, ma un cambio di prospettiva. È un invito a rivedere da dove si parte per costruire un  progetto.

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L’errore di partenza: costruire da fuori

Negli ultimi anni ho affiancato decine di estetiste ed ho constatato che la dinamica più diffusa è sempre la stessa: si parte dal bisogno di fatturare attraverso la visibilità. Si cerca di “farsi notare” senza aver prima chiarito perché dovresti essere notata.

Profili social impeccabili, promozioni mensili, comunicazione accattivante. Ma tutto questo, se non poggia su fondamenta identitarie solide, non regge.
È come costruire un palazzo di 20 piani, bellissimo, pieno di tecnologie innovative, ma senza fondamenta. Al primo leggero scossone… crolla.

Quello che manca non è la voglia di fare, ma la direzione da seguire. E quando manca la direzione, è normale confondersi. Si imitano modelli altrui, si rincorrono tendenze, si copia chi “sembra funzionare”.

Ma ogni volta che copi, ti allontani da te stessa e così facendo, contribuisci all’omologazione.
L’opposto esatto dell’evoluzione dell’estetica professionale.

Chi sono e cosa voglio costruire?

Un progetto solido nasce da una domanda precisa: chi sono e cosa voglio costruire?
E da lì, si comincia a definire:

  • Vision: dove voglio portare questo progetto? Quale impatto voglio avere, nel mio territorio o nel mio settore, tra 5 o 10 anni?
  • Mission: cosa faccio ogni giorno per realizzare quella visione? Con quali strumenti, quali servizi, quali modalità?
  • Target: a chi mi rivolgo veramente? Quali sono i loro bisogni, le loro convinzioni, i loro desideri profondi?
  • Proposta di valore: in che modo rispondo a quei bisogni in modo differente? Perché dovrebbero scegliere me e non un’altra?

Quando questi quattro elementi sono chiari, il posizionamento viene da sé.
Non c’è bisogno di inventarsi nulla. Tutto diventa più fluido, più coerente, più efficace. e soprattutto: più autentico.

In quel momento, non sei più una tra tante, ma un punto di riferimento per chi cerca ciò che tu hai scelto di rappresentare.

Il mercato non ha bisogno di copie

Viviamo in un’epoca di saturazione. L’offerta supera la domanda in quasi ogni settore.
Nell’estetica professionale, questo si traduce in offerte sempre più simili, trattamenti simili, “Novità” simili.

Ma l’unico modo per distinguersi davvero – e per contribuire in modo concreto all’evoluzione dell’estetica professionale– è tornare all’identità.

Chi sei.
Quali sono le tue passioni
Quali sono i tuoi talenti e Competenze
Quali sono i tuoi valori
In cosa credi.
A chi ti rivolgi.
Perché lo fai.

Ogni strategia, ogni percorso, ogni listino, ogni contenuto dovrebbe partire da lì.
Non è un dettaglio, è il cuore di tutto.
Ecco perché l’identità non è branding ma è direzione.

Il vero cambiamento inizia da te

Per anni ho fatto consulenza, formazione, coaching. E a un certo punto ho capito che senza lavorare prima sull’identità, tutto il resto era un palliativo.

Le professioniste che oggi fanno la differenza – quelle che ispirano, che creano movimento, che generano valore vero – hanno tutte una cosa in comune: hanno lavorato sulla loro identità professionale in modo profondo e consapevole.

E questo ha cambiato tutto. Non solo la comunicazione, ma anche il modo in cui prendono decisioni.
Non solo il marketing, ma anche la qualità delle relazioni con clienti e collaboratori.
Non solo il posizionamento, ma la visione a lungo termine.

Una estetista eccellente non è quella che ha più clienti, ma quella che sa chi è, cosa vuole e come intende portarlo nel mondo.

Il Marketing non è inutile ma . . .

Attenzione: il marketing non è inutile, ma deve arrivare dopo.
Solo quando sai chi sei, puoi comunicare in modo coerente. Solo quando hai una direzione, puoi scegliere le strategie giuste.

Il problema nasce quando si salta questo passaggio.

Per questo dico che non può esistere una vera evoluzione dell’estetica professionale se non partiamo dal definire chi sei come professionista.
Senza questa consapevolezza, ogni strategia è un tentativo, ogni offerta un copia-incolla, ogni scelta un rischio.

Con questa consapevolezza, invece, ogni cosa si allinea.
La clientela giusta arriva. le collaborazioni diventano più fluide e i contenuti sono coerenti.
Non è magia, è identità.

Hai già tutto. Devi solo metterlo in ordine

Spesso chi lavora in questo settore ha già tanti strumenti, tante competenze, tante idee.
Ma senza un’identità chiara, tutto questo rimane disorganizzato.

Definire la propria identità significa fare chiarezza, dare una struttura a ciò che sai già.
Significa risparmiare energie, evitare errori ripetuti, creare una comunicazione più autentica ed efficace.
Significa costruire un progetto solido, in grado di evolvere nel tempo.

E sì, significa contribuire attivamente all’evoluzione dell’estetica professionale, quella vera: quella che parte da dentro e si manifesta fuori.

Parti dalle fondamenta

Se oggi senti di fare tanto ma raccogli poco, se senti che il tuo lavoro ti rappresenta solo in parte, se senti che potresti dare molto di più ma non sai da dove iniziare…
il punto non è “fare di più”, ma partire dalle fondamenta.

Parti da chi sei.
Definisci la tua identità.
Poi costruisci tutto il resto.

Solo così diventi una estetista professionista davvero riconoscibile.
Solo così puoi creare un progetto solido e sostenibile.
Solo così puoi contribuire a un settore che ha bisogno di guida, qualità e visione.

Seguimi anche su Instagram e LinkedIn per altri contenuti, storie vere dal settore e strumenti utili per la tua evoluzione personale e professionale.

Ci vediamo lì.

Al prossimo articolo!

Vito
L’Eccellenza è uno stato dell’Essere.

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